Dell’argomento trattato nel libro di Francesca Mazzucato non me ne importa manco un po’. O meglio, mi piace che sia una storia e che (a giudicare dallo stralcio) venga raccontata con grande efficacia e potenza narrativa.
Quanto al problema o ai drammi della bulimia e dell’anoressia, preferisco sorvolare. Non mi sembra infatti, a tutt’oggi, che la scienza abbia potuto dare risposte esaustive (o esaustive per tutti) riguardo a queste due sindormi. Non mi sento, pertanto, di affrontare argomenti inerenti la salute giacché non siamo di fronte a un raffreddore dove il “prenditi un’aspirina” può essere inutile ma comunque innocuo.
Quello che leggo in Francesca Mazzuccato è letteratura. Non bulimica né anoressica. Corposa come dev’essere in un’epoca nella quale sembra che solo l’eccesso venga premiato.
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Di: Enrico Gregori
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