Ma vedi Laura non è che io non sia d’accordo con te. Mia sorella è stata una bambina e una donna grassa. Cioè intendo, una donna sopra i cento chili. A casa mia, siamo tutte donne un po’ robuste. A ciò si aggiunsero problemi endocrinologici e ormonali. Mia sorella sviluppò troppo troppo presto.
Pure dimagrì, e oggi è una donna che porta la quarantasei. E’ molto alta, è il giusto.
Sono felice per lei. Perchè sono che il corpo le da meno problemi, e perchè penso che sorrida più facilmente. Ma se non ci fosse riuscita, non la biasimerei. Rispetterei la sua vita ugualmente. Ha un diritto a essere come vuole. Voglio dire non è una questione di cercare di essere diversi, c’è chi lo cerca chi non lo cerca affatto. E’ il diritto a essere in un altro modo. Il diritto a non rincorrere qualcosa: l’operazione inversa potrebbe essere troppo emotivamente costosa. Il cercare disperatamente di essere uguali, con questo corpo che va in contromano.
Io non credo che l’obesità sia un problema che dipende da genitori che ingozzano i figli. Non che questo quadro manchi, ma in misura minore rispetto al fenomeno, endemico invece. Le madri italiane hanno sempre nutrito molto amorevolmente e ansiosamente i propri figli, perchè “grazie mamma è buono” era uno dei pochi riconoscimenti sociali che potevano avere in sorte. E perchè questo è un gesto vuoi socialmente, vuoi culturalmente, molto femminile.
secondo me, esistono diverse obesità: una che ha una causalità psichica, e che è il tradizionale contraltare della anoressia, con la quale condivide molte cose, ma non ci entra molto cosa il genitore da da mangiare. Io credo che su questo tipo di obesità il libro di Francesca Mazzucato dica molte cose. Una che ha cause biologiche, endocrinologiche – non di rado si va a sovrapporre alla prima. Ma queste sono relativamente poche. quella in grande aumento è quella che ha causa economica prima e biologica dopo: cioè si mangiano schifezze perchè le cose sane costano troppo. Ovvero se compri 2 fettine oggi spendi 5 euro, se compri dei sofficini ne spendi 1 e 80. Se compri fagiolini freschi spendi 5 euro, se li compri de perossido de azoto spendi la metà. La globalizzazione e l’industrializzazione hanno reso la salute un lusso. I nuovi poveri non possono permettersi di mangiare sano, nè hanno gli strumenti e gli anticorpi culturali che li facciano difendere dalle angherie della pubblicità. Mamma che sgobbi, tuo figlio penserà di te che sei buonissima se ni ci compri na’ camionata de ovetti kinder. Fate caso a quante pubblicità mostrano bimbi che abbracciano teneramente una mamma dopo che gli ha somministrato na’ tranvata di kinder ferrero.
Ngiorno massimo!
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Di: Zauberei
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